Attualità

Addio pellegrinaggi in Olanda: i coffee-shop chiudono agli stranieri

di Francesco Iacona

20120428-214559.jpgSe ne parlava già da più di un anno, ma non si capiva se fosse soltanto una voce di corridoio o qualcosa di vero. In questi giorni, però, è arrivata la conferma: molto presto l’Olanda non sarà più terra di pellegrinaggio per i giovani di tutta Europa. Infatti, il Tribunale distrettuale dell’Aia ha stabilito che l’accesso ai coffee-shop potrà essere limitato ai soli olandesi e residenti in Olanda e non più ai turisti.

Tale decisione deriva da un ricorso effettuato dai gestori di questi locali, non andato a buon fine, però. Essi si aggrappavano al possibile aspetto discriminatorio nei confronti degli stranieri di questo provvedimento, ma la Corte pare non abbia avuto alcun dubbio nel respingere la richiesta in quanto la norma non vìola i principi fondamentali della legge contro la discriminazione.

La sentenza entrerà in vigore dal primo maggio in tutte le province confinanti con Germania e Belgio e dal 2013 si estenderà in tutto il resto del paese, Amsterdam compresa.

I coffe-shop, quindi, saranno destinati a diventare una sorta di club privati accessibili ai soli residenti, con non più di 2.000 soci e con addirittura una tessera d’ingresso da sottoscrivere, la “cannabis card”.

Fortemente contrari alla decisione del Tribunale sono i gestori dei locali e molti sindaci. In particolare è Eberhard Van der Laan, il sindaco di Amsterdam, a temere che il divieto possa ridurre drasticamente il turismo, considerata la stima che almeno un terzo degli stranieri fa visita ai coffee-shop.

Si dichiara invece favorevole il governo olandese, insieme a una buona fetta di cittadini che considerano questa come un’interessante opportunità per arginare ingorghi, rumori notturni e criminalità e per limitare l’afflusso di milioni di stranieri che vengono nei Paesi Bassi solo per il gusto di sballarsi.

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Questo discorso riporta l’attenzione sul delicato tema della legalizzazione delle droghe leggere e sull’uso che ne fanno in particolare i giovani.

L’Olanda grazie ai suoi coffee-shop è stata per decenni una delle mete predilette dai giovani di tutta l’Europa, se non del Mondo. Però è anche vero che l’attenzione con cui sono stati gestiti – dal 1976 – l’apertura di tali locali e la tolleranza del possesso di meno di 5 grammi di cannabis è stata particolarmente elevata.

Sarebbe curioso capire se sarebbe stato lo stesso se ciò fosse avvenuto anche in Italia. Probabilmente no. In Olanda (come un po’ in tutto il Nord Europa), oltre a esserci leggi più severe, gli abitanti hanno un senso civico e un autocontrollo maggiori rispetto ai nostri. Nonostante la “fattanza”.

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