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Giorgio Gaber: canzoni, immagini, memorie

Giorgio Gaber ci ha lasciati orfani il 1 gennaio 2003. Sembra ieri, come si dice. Soprattutto se leggiamo i suoi monologhi o ascoltiamo le sue canzoni: la sua voce sempre così attuale, come solo quella dei “classici” sa esserlo, non smette mai di parlare, raccontare e soprattutto insegnare. Nel mese di aprile, con un ciclo di tre eventi organizzato dal Settore Cultura del Comune, Pavia avrà nuove occasioni per ritrovare uno dei più grandi uomini che il nostro Paese abbia conosciuto.

A partire da oggi martedì 16 aprile, ore 21:00 presso Spaziomusica (via Faruffini, n°5 – Pavia) con la serata Gaber. Dieci anni – musica e letture. Come riporta il sito dello storico locale pavese, «una manciata di canzoni affidata a musicisti di diverso percorso artistico. Nel mezzo qualche parola e nessuna pretesa». Sul palco si alterneranno Bruno Cerutti, Betti Verri ed Augustici, Lorenzo Riccardi, Macadam, Sacher Quartet e The Sixties, per riproporci alcuni brani di Giorgio Gaber dagli anni ’60 fino all’ultimo album Io non mi sento italiano.

Secondo evento del ciclo sarà una mostra fotografica, dal 22 al 30 aprile nella sala di Santa Maria Gualtieri, con immagini del fotografo pavese Cilo Muggetti scattate durante gli spettacoli di Gaber al teatro Fraschini (Anche per oggi non si vola e Libertà obbligatoria) e all’ospedale psichiatrico di Voghera (Far finta di essere sani). La mostra è curata da Ivano Grasselli.

Terzo evento proprio sul tema Far finta di essere sani, mercoledì 24 aprile dalle 21 in compagnia del dr. Dino Sforzini (medico in servizio presso l’ospedale psichiatrico di Voghera nel 1974, data dello spettacolo di Gaber) e il professore Paolo Jachia, docente di Semiotica Generale e Semiotica delle Arti Contemporanee all’Università di Pavia – nonché autore del libro Giorgio Gaber. Teatro e canzoni 1958-2003. Alla serata parteciperanno anche Massimo Germini, musicista e storico della canzone italiana, e Helena Hellwigh, cantante.

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