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Moviola ed Istant replay nel calcio: nè ora nè mai

 

di Stefano Sette

Sabato sera, in seguito al gol di Muntari non convalidato dal guardalinee durante Milan-Juventus, è riesploso il dilemma che da decenni scuote le menti dei dirigenti sportivi e dei tifosi italiani: introdurre la moviola in campo, in modo da non falsare gli esiti delle partite e, nelle maggiori ipotesi, l’esito di un’intera stagione. I soliti noti – Biscardi & C. – affermano da anni che è assurdo come nel calcio possa mancare uno strumento tecnologico, chiamato appunto moviola, che invece è presente in altre discipline come il tennis, e il rugby. In realtà ciò che è presente nei due sport citati non è la moviola, che riguarderebbe tutte le azioni dubbie, anche le rimesse laterali, ma l’Istant replay, che permette ad una commissione di giudici a bordo campo di verificare da un monitor se la palla ha oltrepassato la linea di fondo, nel caso del tennis, o la meta e il calcio di porta per il rugby. La domanda da porgersi è: l’eventuale introduzione di un istant replay nel calcio riguarderebbe solo il gol-non gol o anche il fuorigioco e i falli in area di rigore? Da sempre FIFA ed IFAB si oppongono agli strumenti tecnologici, in parte per i costi di produzione e in parte perché – dicono loro – il bello del calcio è anche l’errore umano. In realtà il calcio ha sempre fatto a meno – per fortuna – di monitor televisivi stile football, basket e altre americanate, perché con le regole attuali c’è il rischio che una partita duri 3 ore anziché una e mezza più recupero. Se un’azione venisse fermata per fuorigioco e l’arbitro, consultando il monitor a bordo campo, si accorgesse che l’off side non c’era, che si fa? Da dove riparte l’azione nel frattempo interrotta? Si ripartirebbe con la rimessa da fondocampo o con la disposizione precedente all’interruzione? Lo stesso discorso vale per il calcio di rigore. Supponiamo che l’arbitro valuti un intervento in area di rigore involontario, faccia continuare il gioco e dopo un paio di minuti venga dimostrato dai monitor che l’intervento precedente andava sanzionato con il rigore: come ci si comporta? Nel frattempo la partita è continuata, magari una delle due squadre è andata in gol, oppure è stato fischiato un calcio di rigore a favore di chi poco prima era stato avvantaggiato. Sono tutte situazioni in cui diventa difficile utilizzare la tecnologia, anche perché molte volte il dubbio rimane nonostante l’azione sia stata mostrata per due o tre volte da angolazioni diverse. In situazioni come queste basterebbe introdurre il giudice di porta, idea lanciata per primo dall’ex arbitro e designatore Paolo Casarin nel 2000 sulla rivista “Rigore”, e attuata in via sperimentale dall’UEFA dalla stagione 2009-10 (prima solo in Europa League, poi anche in Coppa Campioni), fino ad ottenere l’ok dell’International Board per la fase finale del Campionato europeo di calcio 2012. Diverso è il caso del gol fantasma: in quelle occasioni, oltre al giudice di linea, si potrebbe introdurre nel pallone un sensore elettronico che possa suonare nelle situazioni dubbie, come quelle di Milan-Juventus o di Germania-Inghilterra del 2010. I primi esperimenti sono stati fatti durante il Mondiale Under-20 del 2005 in Perù, in vista dell’introduzione ufficiale al Mondiale 2006, ma non si raggiunsero gli effetti sperati, dal momento che i sensori o suonavano in ritardo o non suonavano proprio. Da allora il progetto è stato in parte accantonato, in attesa di migliorie, tenendo conto che in certi gol fantasma il pallone non tocca per terra (ad esempio in un Torino-Empoli del 2006) e che per questo diventa più complesso stabilire la validità con il solo giudice di porta. Per quel che mi riguarda anziché continuare a proporre moviole o contro moviole, sarebbe il caso di discutere l’idea proposta dall’ex calciatore di Parma e Padova Silvio Smersy di scavare una piccola fossa in discesa a larghezza di pallone, subito dopo la linea di porta, evitando che la palla rimbalzasse e tornasse indietro.

4 pensieri riguardo “Moviola ed Istant replay nel calcio: nè ora nè mai

  • Stefano

    L’idea di inclinare il terreno la lanciò Silvio Smersy, una trentina d’anni fa crica, e non dell’ex arbitro Tombolini, che nel 2010 la spacciò come sua ispirandosi – disse lui – al calcio balilla.

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    • Stefano

      Lapsus, volevo scrivere l’ex arbitro Tombolini.

      Scusate.

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  • Francesco

    Una piccola fossa dietro la linea potrebbe essere pericolosa. In azioni concitate, infatti, il portiere o altri giocatori potrebbero inciamparsi, cadere e farsi male…

    Per il resto sono abbastanza d’accordo.
    La moviola in campo non sempre sarebbe utile. Infatti, ci sono episodi che non riescono a essere chiariti neanche al rallentatore e in quei casi l’arbitro che fa? A questo punto meglio lasciare l’attenuante dell’errore umano.
    La moviola la inserirei soltanto per il “gol fantasma”, per i quali dovrebbe essere inserito anche il famoso arbitro di porta (che dovrebbe avere una visuale migliore anche per rigori e fuorigioco).

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    • Stefano

      Si tratterebbe di una piccola fossa in leggera discesa, non di una buca di 10 metri (quella sì che sarebbe pericolosa).

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