Attualità

Laicità dello stato?

Zapatero

Il nuovo governo è salito al potere. Gli italiani saranno pure contenti che la democrazia ha vinto, ma l’Europa non sembra essere d’accordo.

Il primo a “lamentarsi” è stato il presidente libico, il quale ha subito espresso dubbi sul Ministro Calderoli. A parte l’opinione personale che ognuno di noi può avere del suddetto esponente della Lega Nord, è indubbia la leggitimità che quest’ultimo ha di diventare Ministro. La faccenda si risolve comunque in fretta. Poche righe, tutto chiarito, non senza un po’ di critiche nei confronti dello straniero che ci viene a insegnare come si governa.

Successivamente è arrivato il momento del governo di Zapatero, con una critica verso gli atti xenofobi, di cui effettivamente c’è da andare poco fieri, verificatisi a Napoli contro i Rom. A quella della Spagna si è aggiunta la voce dell’Unione Europea. Anche in questo caso la risposta è stata diplomatica, ma un po’ fredda: che ognuno si lavi i panni sporchi in casa propria.

Rispetto a un altro leader straniero, invece, c’è stato un comportamento decisamente diverso. Nessun ministro che si indigna e nessun politico che si oppone. Il lettore avrà già capito dal titolo che sto parlando del Papa: quest’ultimo, in un Paese che si definisce laico, altro non è che un capo di stato straniero. E, come tale, non può permettersi di parlare di modifiche alla legge 194 o di mettere il becco nella questione dei Rom.

Proprio riguardo a quest’ultimo argomento, il Cardinal Bagnasco ha recentemente dichiarato: “Occorre neutralizzare gli estremismi, che non possono dettare legge a nessuno e non vanno considerati come la realtà totale di un popolo. E occorre, in positivo, creare condizioni di accoglienza e di dignità per tutti quelli che rispettano le regole della convivenza e si impegnano per una reale integrazione”. Allora, caro Bagnasco, che ne pensi di iniziare a dare il buon esempio? Io propongo un campo nomadi in Piazza S. Pietro. Lì c’è tanto spazio.

Come direbbe Marco Travaglio: “è troppo facile fare i froci col culo degli altri”.

11 pensieri riguardo “Laicità dello stato?

  • 1. il Papa può esprimere il suo parere sulle leggi
    2. S. Pietro… un campo Rom? che scherzi? allora che si faccia pure dentro l’Ateneo
    3. Caso clandestini, immigrati, delinquenza: a mali estremi, estremi rimedi

    un saluto a tutti

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  • Nota filologica: la frase citata “è troppo facile fare i froci con il culo degli altri” è da attribuirsi ad un’intercettazione del Ricucci, autore romano.

    Il Travaglio solo la citò.

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  • Pingback: Ziorufus » Blog Archive » Laicità dello stato?

  • “[…] sto parlando del Papa: quest’ultimo, in un Paese che si definisce laico, altro non è che un capo di stato straniero.”
    In qualsiasi Paese, comunque si definisca, il Papa è
    1. Capo di Stato (dello Stato “Città del Vaticano”)
    2. Capo della Chiesa Cattolica (comunità di credenti, oggi – anche se non ti piacerà – ancora con diritto di parola non solo come singoli, ma – appunto – come comunità)

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  • manuela

    scusate, ma la 194 non si deve toccare. Ricordo lor signori che questa legge riguarda la componente femminile dell’umanità, visto che solo in un film ho visto un uomo incinto. È vero, il Papa in qualità di capo morale della religione cattolica può esprimere un parere su qualunque argomento. Ma la sua opinione cattolica può non valere per chi cattolico non è. Vi ricordo che questa legge è laica, non cattolica. Nessun non-cattolico costringe un credente ad abortire. Se vuole, può farlo. Se vuole tenere il figlio, lo tiene. Ma io che cattolica non sono voglio la mia tutela sanitaria e voglio abortire in ospedale e non da una levatrice illegale. E ora, cari cattolici, una piccola punzonatura. Sapete che ogni volta che, mentre fate l’amore con vostra moglie, vi mettete a pecorina o a smorzacandela fate peccato? Mi raccomando, o missionario o niente. Se si devono seguire le regola, che si seguano fino in fondo. Anche se non vi danno soddisfazione. Ma non mi pare che la soddisfazione sessuale sia contemplata dal diritto ecclesiastico. Guardatevi un film su Maria Goretti, va!

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  • Alberto S.

    Siamo ridotti a mandare Ronchi (ministro delle politiche comunitarie) a rassicurare la Spagna. Stiamo scherzando??!! Si faceva a malapena con gli Stati Uniti ora siamo ridotti a rassicurare chi? La Spagna che ha sempre sparato sui clandestini immigrati nelle sue acque marttine e a Gibilterra? Abbiamo la sindrome della cenerentola! Sprofondiamo nel ridicolo!

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  • Rispondo a Lorenz.

    Hai ragione: il Papa è il “capo della Chiesa cattolica”; questa, sempre limitatamente a uno stato laico, altro non è che un gruppo informale di persone che hanno in comune il credere in qualcosa, per il quale si può essere d’accordo o no.

    Considerazioni:
    1. Non mi risulta che ci siano altri capi di gruppi di milioni di persone che sono anche capi di stato (perbacco, questo conflitto di interessi…). Ma questa considerazione è viziata.
    2. Se si prende, ad esempio, di Beppe Grillo, leader di un gruppo informale di circa cinquecentomila persone, non mi sembra che questo venga preso sul serio quanto il Papa. Anche considerando il fatto che ci sono più cattolici che grillini, l’attenzione che si dà alle due personalità non è comunque paragonabile.

    Spero noterai che in tutto ciò non ho mai messo in mezzo la religione, in quanto rispetto la fede di ogni essere umano.

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  • Il Papa è sì, un capo di una comunità religiosa, però quando di leggi e giurisprudenza all’Angelus è molto spesso dei riferimenti all’Italia (e non alla Francia, all’Inghilterra o al Burundi, tanto per dire). E allora qualche grande dubbio sorge.

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  • Emanuel

    Spesse volte il Papa durante l’Angelus ha messo al centro dell’attenzione (o almeno ci ha provato) fatti e problematiche di ogni parte del mondo, non solo italiani.
    Una replica ad Andrea: mi hai invitato ad impiegare meglio il mio tempo evitando “commenti inutili”. Vista l’educata citazione di Travaglio, impiega meglio il tuo nei confronti dell’autore dell’articolo…
    Ciao
    Emanuel

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  • Forse una veloce lettura della costituzione protrebbe evitare la scrittura di una serie di amenità quali “Stato laico” e “Chiesa Cattolica quale gruppo informale di persone”…

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