Università

Sentenza storica: il Tar sta con gli studenti

di Francesco Iacona

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Il Tar di Milano, riguardo al ricorso sull’aumento delle tasse effettuato dall’Università di Pavia, si è pronunciato con un’importante sentenza, anche se non definitiva, in favore degli studenti. Lo comunica sul proprio sito (www.coordinamento.org) il Coordinamento per il diritto allo studio-UDU, in data 28 ottobre 2010.

La si può considerare una vittoria storica non solo per il Coordinamento per il Diritto allo Studio – UDU, ma per tutti gli studenti universitari dell’Ateneo Pavese, i quali nel primo semestre di quest’anno accademico si sono ritrovati con una retta considerevolmente più alta rispetto al passato.

Per spiegare bene l’importanza di questo ricorso e della sua legittimità confermata dal Tar, è bene partire dal principio.

Per far fronte ai pesanti tagli che il governo sta infliggendo agli atenei italiani (Legge 133/08, Art. 66, Comma 7 e 13), lo scorso febbraio l’Università di Pavia ha approvato un aumento delle tasse pari al 4% rispetto al 2009. In questo modo, secondo il Coordinamento per il Diritto allo studio – UDU, è stata superata la contribuzione massima da parte degli studenti, fissata per legge ad un limite pari al 20% dei finanziamenti statali ricevuti dall’Università. La soglia è stata oltrepassata poiché è diminuito il finanziamento ordinario e l’aumento del 4%, per restare nei parametri di legge, avrebbe dovuto far riferimento al finanziamento del 2011 che è molto più basso rispetto a quello del 2010.

Il Coordinamento per il Diritto allo Studio-UDU ha perciò presentato un ricorso al Tar di Milano nei confronti dell’Università degli Studi di Pavia per contestare l’illegittimità di una delibera, approvata senza una vera e propria discussione con i rappresentanti degli studenti, che ha stabilito un aumento superiore ai limiti previsti dalla legge (e precisamente dall’Articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica no 306 del 25 luglio 1997).

Il Tar, tramite una sentenza non ancora definitiva, ha dato ragione alla parte ricorrente in merito all’aumento delle tasse, ma ha respinto una parte del ricorso che contestava l’aumento di 125 euro per l’erogazione di nuovi servizi agli studenti.

Si aspetta la sentenza definitiva che è stata rinviata al 9 febbraio 2011, tempo necessario per completare gli accertamenti sull’effettivo superamento della soglia prevista.

Il Coordinamento per il diritto allo studio ha sottolineato la portata storica di questo verdetto, che è importante non solo per l’Università di Pavia ma anche per tutti gli altri atenei italiani, in quanto riconosce che la soglia del 20% come contributo degli studenti è un tetto tassativo e non indicativo.

La pronuncia del tar, avvenuta in seguito al ricorso del Coordinamento per il Diritto allo studio, indica che il tetto tassativo previsto per legge ha intenti di tutela del diritto allo studio degli studenti, che invece si ritrovano a pagare le conseguenze dei tagli della finanziaria.

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