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Paul Walker: l’ironia della sorte

Paul Walker 1973-2013

 

L’INCIDENTE – L’attore protagonista della serie di film d’azione Fast & Furious, Paul Walker è morto a soli 40 anni, lasciando una figlia adolescente. Sconcertante, assurdo, quasi difficile da credere che, dopo più di un decennio di vita dedicato a raccontare corse automobilistiche illegali, Walker sia rimasto ucciso proprio in un incidente d’auto. Eppure l’ironia non si ferma a questo. La causa dell’incidente è stata l’alta velocità: l’attore americano era a bordo della propria Porsche Carrera Gt, in compagnia di un amico che al momento dell’incidente era alla guida. Sono morti entrambi sul colpo a Valencia, a nord di Los Angeles, mentre si recavano a un evento benefico organizzato proprio dall’associazione di Walker, la Reach Out Worldwide (fondata nel 2010 dopo il terremoto di Haiti per sostenere ed aiutare le vittime dei disastri naturali) per la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni investite dal tifone Haiyan nelle Filippine. La Porsche rossa sarebbe uscita di strada, schiantandosi contro un albero e un palo della luce per poi prendere fuoco. Nessuna via di scampo.
Ora, ci sarebbero milioni di cose da dire: ci sarebbe da arrabbiarsi con il destino, che con la sua ironia a volte non fa proprio ridere nessuno. Ci sarebbe da arrabbiarsi con chi guida a velocità così elevate da mettere a rischio la vita, la propria e quella degli altri. Ci sarebbe da piangere, perché è ingiusto, quasi ridicolo perdere la vita in modo tanto stupido. Ci sarebbero anche un sacco di domande da fare, da farsi. Personalmente quella che mi martella il cervello è: e se alla guida ci fosse stato lui?
Ma da che mondo è mondo la vita ci insegna che quando il gioco è fatto è inutile guardarsi indietro, inutile fare domande, supposizioni, ipotesi. Inutile – anche se lecito –  persino arrabbiarsi. L’unica cosa che si può fare è prendere atto, imparare dagli errori (specie quando un errore costa così tanto) e provare a migliorare.

Paul Walker in “Pleasantville”

UNA CARRIERA IN ASCESA – Paul Walker nasce in California il 12 Settembre del 1973, in un’umile e numerosa famiglia. Comincia la propria carriera cinematografica a soli tredici anni con il film Non aprite quell’armadio di Bob Dahlin e successivamente ha l’occasione di recitare in altre pellicole, ottenendo parti più o meno importanti in film come Pleasantville e The Skulls – I teschi. Il successo vero e proprio però arriva nel 2001 con il primo Fast & Furious, dove Walker recita per la prima volta nei panni dell’agente infiltrato nel mondo delle corse clandestine Brian O’Connor. In seguito prenderà parte a 2 Fast 2 Furious, Fast & Furious – Solo parti originali, Fast & Furious 5 e Fast & Furious 6. Nel 2004 recita con Penelope Cruz in Un amore sotto l’albero e l’anno successivo con Jessica Alba in Trappola in fondo al mare. Ha anche l’occasione di partecipare alla pellicola Flags of Our Fathers di Clint Eastwood.
Aveva da poco finito di girare il thriller Hours di Eric Heisserer, che negli USA uscirà a metà dicembre e proprio in questo periodo Walker stava lavorando al settimo episodio di Fast & Furious, la cui uscita nelle sale cinematografiche era prevista per la prossima estate.

IL RICORDO – Il mondo del cinema, i colleghi, gli amici, la famiglia, tutti piangono e ricordano un uomo che ha davvero lasciato questo mondo troppo presto e che in questo mondo avrebbe voluto ancora fare e dare tanto. Chi parla di lui parla di un giovane buono, pieno di forza, di energia, di vitalità. Un uomo che si impegnava per aiutare gli altri, un uomo che amava viaggiare, sperimentare, scoprire. Un uomo che amava vivere.
«Tutti noi abbiamo il cuore spezzato – scrive la Universal Pictures  – Paul è stato uno dei membri più amati e rispettati della nostra famiglia per 14 anni e questa perdita è devastante per noi, per tutti quelli che hanno lavorato a Fast & Furious e per tutti i fan». Anche Vin Diesel, che ha lavorato con Walker durante le riprese dei diversi Fast & Furious, esprime il proprio dolore postando su Instagram una loro foto insieme con un messaggio: «Fratello, mi mancherai tantissimo. Sono senza parole. Nel cielo c’è un nuovo angelo. Riposa in pace».
Di lui si dice che amasse la famiglia e che con tutti quei parenti, fratelli, rispettivi consorti e nipoti il Natale a casa sua fosse un vero e proprio caos. Adesso Natale sta arrivando, ma questa volta lui non ci sarà.
L’amarezza che questa storia porta con sé è a dir poco palpabile. Ancora una volta veniamo messi di fronte alla realtà di quanto fragile possa essere la nostra esistenza, di come rara e preziosa dovrebbe essere considerata la vita e di come possa davvero finire tutto in un secondo. Nonostante la vita di Paul Walker sia stata stroncata in un attimo rimane accesa la speranza che il suo ricordo possa continuare a vivere ancora per tanto, tanto tempo.

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